
HOLLYWOOD, CALIFORNIA - MARCH 10: Cillian Murphy, winner of the Best Actor in a Leading Role award for “Oppenheimer”, onstage in the press room at the 96th Annual Academy Awards at Ovation Hollywood on March 10, 2024 in Hollywood, California. (Photo by Jeff Kravitz/FilmMagic)
Cillian Murphy tornerà a vestire i panni di Tommy Shelby in un film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Intanto, si lavora a una nuova serie sequel pronta ad ampliare l’universo criminale creato da Steven Knight.
Il successo di Peaky Blinders non accenna a spegnersi. Dopo la sesta stagione e l’annuncio del film The Immortal Man, che sarà distribuito su Netflix, la BBC ha ufficializzato l’avvio di una serie spin-off ambientata negli anni ’50. Il progetto promette di estendere l’universo narrativo firmato da Steven Knight, con nuovi personaggi e uno sguardo inedito sul mondo del crimine britannico del dopoguerra. Le prime informazioni confermano anche il ritorno di Cillian Murphy nei panni di Tommy Shelby, in una veste più matura, quasi da mentore.
Nel film in arrivo, che si svolge nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, Tommy sarà ancora protagonista, con una narrazione che chiude il suo arco narrativo ma prepara il terreno per ciò che verrà. Gli eventi del lungometraggio si collegheranno direttamente alla nuova serie, creando un ponte narrativo tra vecchi e nuovi protagonisti. La fase di pre-produzione è già in corso, con l’inizio delle riprese previsto per settembre nel Regno Unito e una possibile uscita nel 2026.
Nuova ambientazione, nuovi volti e un’epoca pronta a esplodere
Il decennio scelto per ambientare il sequel non è casuale. Gli anni ’50, con la loro instabilità sociale e l’emergere di nuove subculture urbane, rappresentano un terreno fertile per raccontare le trasformazioni nel crimine organizzato. Secondo le prime indiscrezioni, la nuova serie esplorerà i conflitti generazionali tra le bande storiche e quelle emergenti, con riferimenti ai gemelli Kray e al fenomeno dei Teddy Boys, figure che iniziarono a farsi strada proprio in quegli anni.

Tommy Shelby, pur non più al centro dell’azione, avrà un ruolo chiave. Un insider parla di un’evoluzione del personaggio simile a quella di Polly Gray, con un’influenza decisiva sulle nuove leve della criminalità. La sua esperienza, segnata da guerra e perdite, potrebbe delineare un nuovo tipo di leadership, meno impulsiva e più strategica.
Un’eredità che continua e un pubblico in attesa
La serie originale ha lasciato un’impronta forte, sia per l’impatto visivo che per la profondità dei suoi personaggi. Il fascino cupo di Birmingham, i codici d’onore, le alleanze traballanti: tutti elementi che hanno definito un’estetica precisa, imitata e riconoscibile. Il nuovo spin-off punta a preservare quell’identità, ma introducendo nuove storie e tensioni, che riflettano le trasformazioni di un’epoca che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo mondo.
L’attesa tra i fan è già palpabile. La notizia ha riacceso l’entusiasmo in rete, alimentato anche dalla conferma della presenza di Steven Knight alla regia. Se la scommessa funzionerà, l’universo di Peaky Blinders potrebbe continuare ad espandersi per anni, esplorando nuovi contesti e forse anche nuovi Paesi.
Il futuro della serie non è mai sembrato così ricco di possibilità.