Si va sempre più definendo il quadro della prossima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, un quadro che vedrà ben tre film italiani in concorso. Viva la sposa di Ascanio Celestini, che torna al Lido dove aveva portato la sua opera prima, La pecora nera. Il nuovo film di Celestini, interamente girato al Quadraro, quartiere zona sud di Roma, lo vede protagonista, oltre che regista, a fianco ad Alba Rohrwacher e racconta la storia di un’attrice americana in Italia per il suo viaggio di nozze.
L’altro film italiano in concorso è La prima luce di Vincenzo Marra, con Riccardo Scamarcio nella parte di un padre alla disperata ricerca della figlia rapita dalla madre sudamericana interpretata da Daniela Ramirez.
L’ultimo film italiano in concorso è Arianna, opera prima di Carlo Lavagna con Massimo Popolizio, Ondina Quadrari e Valentina Carneluti, una storia che ha al centro una diciannovenne alla scoperta del suo corpo, e già annunciato come film scandalo.
Da evidenziare anche le Giornate degli Autori dirette da Giorgio Gosetti, mentre la giuria del Leone d’Oro sarà presieduta dal messicano Alfonso Cuaron, con ben venti pellicole di quindici paesi, di cui otto opere prime, diciotto anteprime mondiali, ben otto registe donne. Ma l’evento non si lega solo al cinema, come sottolineato da Gosetti, ma ci saranno presenze legate a diversi ambiti creativi. Ci saranno anche Carlos Saura con il suo Argentina, il premio Nobel per la letteratura Orhan Pamuk ed Eugenio Barba cui saranno dedicati due eventi speciali.
Per tornare all’Italia, oltre ai film in gara, ci sarà Viva Ingrid! di Alessandro Rossellini realizzato con i filmati familiari, i cinegiornali e brani dei film di Roberto Rossellini che raccontano la grande Ingrid Bergman; Harry’s bar di Carlotta Cerquetti, i Simpson italiani di Lorenzo Berghella, il collettivo Milano 2015 di Elio, Roberto Bolle, Silvio Soldini, Walter Veltroni, Crisitna Capotondi e Giorgio Diritti.
Confermata la presenza di Johnny Depp che presenterà in anteprima mondiale Black Mass di Scott Cooper.
Ora bisogna solo aspettare il 2 settembre perché il Lido si illumini.
a cura della Redazione
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